Obiettivi: come pianificare per raggiungerli #2

“Se vuoi essere felice, stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia, ed ispirino le tue speranze.” (Andrew Carnegie)
 
Cosa si intende per OBIETTIVO BEN FORMATO? (argomento accennato nell’articolo precedente, Desideri: come renderli obiettivi realizzabili #1, di cui consigliamo la lettura)
È un obiettivo ponderato e ragionato, che mette in conto tanti parametri, pensato e pianificato in modo che possa essere realizzato concretamente.  
Ecco perché bisogna porsi tante domande a cui rispondere per creare il proprio personale percorso che ci aiuterà a raggiungere ciò che desideriamo. 
 
Prendiamo carta e penna: le seguenti domande ci aiuteranno a fare chiarezza dentro di noi e a prendere consapevolezza di ciò che vogliamo. 
Cosa desidero veramente in questo istante? Perché lo desidero? Di quanto tempo ho bisogno per  raggiungerlo da adesso? Cosa posso fare ora? 
 
Le risposte saranno il punto di partenza, l’obiettivo sarà il punto di arrivo
 
Dopo aver capito COSA vogliamo raggiungere, cominciamo a definire concretamente il nostro obiettivo. 
Per fare questo lavoro, aiutiamoci con i seguenti  acronimi che definiscono un obiettivo ben formato: PEPSI, SMART e PRE. 
 
Con il 1° acronimo, PEPSI, carichiamo di motivazione il nostro obiettivo. 
P  Positivo: esprimete in positivo il vostro obiettivo, evidenziando ciò che volete che accada.
(esempio: Non con espressione tipo: “Non voglio fare quel lavoro” – ma trasformatele in positivo: “Voglio lavorare come giornalista”).  
E Emozionale: caricate emotivamente il vostro obiettivo, pensando a ciò che desiderate e immaginando le emozioni che sentirete una volta raggiunto. 
P Presente: esprimete ciò che desiderate al presente (esempio: Non con espressioni tipo: “Vorrei fare il giornalista” o “Farò il giornalista” – ma trasformatele al presente: “Voglio lavorare come giornalista”). 
S Sensoriale: descrivete il raggiungimento del vostro obiettivo con i sensi. Cosa vedrete? Cosa vi direte o udirete? Cosa sentirete o proverete? Odori? Sapori?
I Immaginativo: immaginando e descrivendo il più possibile il vostro obiettivo, aiuterete e stimolerete la vostra mente a trovare il percorso per raggiungerlo.  
 
Con il 2° acronimo, SMART, definiamo e pianifichiamo concretamente ciò che dobbiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo.
S Specifico: l’obiettivo deve essere semplice, specifico e chiaro. (esempio: Non con espressioni tipo: “Voglio diventare un giornalista” – ma: “Voglio lavorare come giornalista specializzato in tematiche legate all’ambiente e alla sua tutela e, in particolare agli ecosistemi oceanici).
M Misurabile: quando l’obiettivo è misurabile potete sapere a che punto siete, se siete arrivati alla meta o quanto manca per arrivarci (esempio: Non con espressioni tipo: “Diventerò un ottimo giornalista”- ma:  Voglio scrivere per giornali cartacei e online almeno 3 articoli ogni mese e collaborare nella realizzazione di libri sull’ecologia e la sostenibilità, seguendo inoltre progetti per organizzazioni ambientaliste come Greenpeace). 
A Attuale: l’obiettivo deve essere espresso al presente (esempio: Non con espressioni tipo:  “Vorrei…”, “Farò…”, “Sarò…” – ma: “Voglio…”, “Faccio…”, “Sono…”).  
R Raggiungibile: l’obiettivo deve essere realistico, ciò significa che bisogna che valutiate le vostre capacità, i limiti superabili e non, gli ostacoli esterni; questa analisi è fondamentale, soprattutto quando la vostra meta è ambiziosa (esempio: “Andare sulla Luna” è un obiettivo raggiungibile e realistico se siamo astronauti o stiamo facendo un percorso per esserlo) . 
T Temporale: datevi un tempo, una sorta di scadenza, una data in cui decidete che sarà raggiunto il vostro obiettivo. Dare una temporalità alla vostra pianificazione vi permetterà di suddividere il vostro obiettivo a lungo termine in piccoli obiettivi a breve termine, più facili da raggiungere, che fungeranno da motore e faranno in modo che non vi scoraggiate lungo la strada (esempio: Se avete deciso che in un anno volete scrivere 36 articoli (una media di 3 articoli al mese) e a marzo non ne avete ancora scritto neanche uno, vi accorgerete di essere indietro rispetto alla vostra tabella di marcia, quindi deciderete di intensificare il lavoro). 
 
Con il 3° acronimo, PRE, mettiamo in pratica ciò che serve per raggiungere il nostro obiettivo, cioè, parola d’ordine AGIRE. 
P Primo passo: fondamentale, dopo aver pianificato il percorso, compiere il primo passo che potete fare solo voi e che farà da input per tutto il processo (esempio: “Mi sto per diplomare e ho deciso che voglio lavorare come giornalista specializzato in tematiche legate all’ambiente e alla sua tutela e, in particolare agli ecosistemi oceanici. Il primo passo da fare è informarmi su quale percorso devo intraprendere per realizzare il mio obiettivo: università, master, corsi etc.). 
R Responsabilità: riconoscete il fatto che la responsabilità della riuscita del vostro progetto è vostra e, anche se incontrerete difficoltà impreviste e magari dovrete correggere il tiro, il processo sarà sempre nelle vostre mani. Ponetevi un obiettivo che sia veramente il vostro e non il desiderio di altri. 
E Ecologico: per la buona riuscita del vostro progetto e quindi, per facilitare il raggiungimento del vostro obiettivo, definite un obiettivo che sia in linea e rispetti i vostri valori di vita (esempio: Se uno dei vostri valori di vita è il rispetto per l’ambiente, lavorare come giornalista specializzato in tematiche legate all’ambiente e alla sua tutela è un obiettivo in linea con i vostri valori; invece, lavorare come manager in una compagnia petrolifera non lo sarà, quindi, avrete, nella sua realizzazione, difficoltà e impedimenti che porrete voi stessi, a volte inconsapevolmente, perché non è ciò che realmente volete). 
 
Nel prossimo articolo, Obiettivo ben formato: verso la meta #3, renderemo il desiderio “diventare architetto” dell’esempio dell’articolo Desideri: come renderli obiettivi realizzabili #1 un OBIETTIVO BEN FORMATO. 
 
(Roberta Postorino)
 
 

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