Idoneità, accompagnamento e post-adozione: per il sostegno alla coppia che diventa famiglia

Il 2 ottobre 2014 si è svolto nella sala auditorium del Monastero dei Benedettini di Catania il seminario “La Garanzia dell’Etica nell’Adozione Internazionale” organizzato dalla sezione locale dell’Associazione Italiana Magistrati per i Minorenni e la Famiglia  (AIMMF), a cui la cooperativa ArtisticaMente ha partecipato come uditore particolarmente interessato.

Attraverso il confronto tra magistrati, operatori pubblici ed enti privati, si è sottolineato che l’etica è un punto fondamentale che riguarda tutte le persone coinvolte nel processo di adozione.  L’obiettivo primario deve essere quello di continuare a lavorare in rete cercando di rafforzarla, sempre avendo a cuore il protagonista di questo percorso che è  e deve rimanere il bambino e, come si legge sull’opuscolo, “riuscire insieme ad immedesimarsi nei tempi speciali che ciascun innesto tra culture diverse richiede per dar frutto”.

Ripercorrendo tutte le fasi del processo di adozione, analizzando i risultati di ricerche effettuate dal Centro Studi e Ricerche sulla Famiglia di Milano e presentate dalla prof.ssa Rosnati, è emerso che i bambini adottati mostrano generalmente un positivo adattamento e un sorprendente recupero: infatti circa il 73,8% non presenta problemi emotivi-comportamentali, ma il rischio rimane e si aggrava per tutti quei bambini che prolungano il tempo trascorso in Istituto o in condizioni di trascuratezza e abuso.

L’accento è stato posto anche sui fallimenti, che purtroppo esistono e, che si cerca di prevenire non dimenticando i fattori di rischio e puntando sui fattori protettivi.

Tra i fattori di rischio di fallimento delle adozioni, vengono evidenziati:

  • per il bambino: prolungata trascuratezza, esperienze di abuso, numero di collocamenti, precedenti fallimenti adottivi, comportamenti oppositivi e sfidanti, passaggio alla famiglia troppo brusco, scarsa preparazione all’adozione;
  • per i genitori: idealizzazione, aspettative elevate e rigide, sentirsi i salvatori del bambino, scelta poco condivisa fra i coniugi, forzature nella disponibilità;
  • per gli operatori: valutazione di idoneità lacunosa, scarsa preparazione all’adozione, scarso supporto durante l’abbinamento, mancanza di accompagnamento post-adozione.

L’operatore è tenuto a ricercare nella coppia i fattori protettivi: l’entitlement (sentirsi genitori a pieno titolo); la reciprocità dello scambio; la flessibilità nelle aspettative; un buon legame di coppia; una buona rete di rapporti (amici, parenti, gruppi di genitori); apertura alla comunicazione sulle tematiche adottive che possa permettere al bambino e al futuro adolescente di dare un nome e un significato alle sue emozioni e al suo dolore.

Si è, quindi,  ragionato sul fatto di puntare, ancor di più, su una migliore e attenta valutazione degli aspiranti genitori adottivi, dando importanza alla sensibilizzazione e formazione degli stessi, mettendoli così al corrente, in modo chiaro, del delicato viaggio che hanno deciso di intraprendere.

Tutto questo, nel caso dell’adozione internazionale, deve essere assolutamente integrato da un’attenzione particolare rivolta alla valorizzazione del paese e della cultura di origine del bambino, in modo da potergli permettere di integrare l’identità d'origine con l’identità del paese che lo accoglie.

Il magistrato Silvia Della Monica, presidente della C.A.I. (Commisione per le Adozioni Internazionali), ente pubblico che garantisce per le adozioni internazionali il rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione de L'Aja, ha auspicato, per il futuro, possibili interventi di altre professionalità nel percorso adottivo e post-adottivo, perché la coppia ha necessità di essere supportata per affrontare situazioni critiche ed evitare fallimenti.

Ciò è stato ribadito, anche ricordando, durante la giornata, la proposta di legge presentata il 4 aprile 2013 alla Camera dai deputati Caruso e Chaouki, che contiene nel testo la seguente citazione:

Servizi sociali ed enti saranno un punto di riferimento costante della coppia e non avranno l’obiettivo della «selezione» basata su criteri astratti, ma piuttosto quello della valorizzazione delle risorse delle persone che hanno deciso di accogliere un figlio non loro. Questa stretta collaborazione dovrà continuare anche dopo l’ottenimento dell’idoneità, durante tutto il percorso di accompagnamento della coppia e soprattutto dopo l’adozione per il sostegno della nuova famiglia”.  

Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite. Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto. (R.Bach)

 

Al seminario sono intervenute varie personalità che gravitano attorno all’adozione internazionale, tra cui: Giancarlo Magnano San Lio (Direttore del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania), Maria Francesca Pricoco (Presidente del Tribunale Minori di Catania), Loredana Di Natale ( Segretaria AIMMF sez. Catania), Emma Seminara (Magistrato del Tribunale Minori di Catania), Silvia Della Monica (Magistrato, Vicepresidente Commissione per le adozioni internazionali), Rosa Regina Rosnati Palandri (Docente di Psicologia dell’adozione, dell’affido e dell’enrichment familiare all’ Università Cattolica di Milano). Inoltre hanno partecipato i responsabili Ufficio Adozioni dei Comuni di Siracusa, Ragusa e Catania (Santina Amato, Maria Carfì, Maria Teresa Rizzarelli), i referenti Adozioni delle ASP di Catania,Ragusa e Siracusa (Maria Luisa Alioto, Silvana Nasello) e i responsabili degli Enti autorizzati per le Adozioni Internazionali “La dimora”, “Agapè” e “A.S.A.” (Rosaria Ornella Licitra, Simona Laura Valentini e Maria Antonina Virgillito).

(Roberta Postorino)

Commenti

Interessante. Grazie

E' proprio vero!

Negli ultimi 3 anni mi sono presa cura di un'intera conloia felina. In ordine ho portato a casa: un cucciolo con una lesione spinale a cui per mesi ho spremuto la vescica,sua madre con un'infezione all'utero,altri 2 cuccioli che ho allattato dal primo giorno di vita, 2 mamme selvatiche(una delle quali ha partorito 6 cuccioli sotto il mio letto) , li ho curati TUTTI per la tigna, 2 mamme , e 9 cuccioli, tutti. Per aiutare un'amica volontaria ho preso con me Bianca, paralizzata e FIV +, ora cammina e conduce una vita normale.Ho recuperato in conloia altri 7 cuccioli, uno mi e8 morto tra le mani mentre cercavo di rianimarlo, gli altri abbastanza robusti sono sopravvissuti, alcuni li ho dati in adozione. 7 li ho ancora in casa. Ho sterilizzato qualsiasi cosa avessa 4 zampe, solo quest'anno 9 femmine e 4 maschi. Non mi sono MAI preoccupata delle malattie virali che potevano avere, perche8 mi fregava solo che non morissero di fame, di freddo e di stenti. Credevo di essere in guerra. Ho 10 gatti in casa. Domani porto Moreno uno dei miei cuccioli a fare il test Fiv-Felv, non mi interessa il risultato, mi serve per sapere se posso fare qualcosa per lui. Se fosse positivo, questo significherebbe che tutta la conloia e8 potenzialmente positiva. Se cosec fosse, vedrf2 morire tutti i miei AMORI , uno dopo l'altro senza poter pensare a inutili vaccinazioni per loro. Per vaccinare , il gatto ve0 prima testato, sennf2 si fanno solo danni. A me non importa di sapere il risultato del test sono tanti, tantissimi, non posso permettermi ne8 di vaccinarli tutti ne8 di testarli tutti. Agisco al bisogno. Moreno ha la febbre da 2 giorni. Questa sera mi ha chiamato una signora per l'adozione di un maschio non si e8 neanche preoccupata di sapere se ero disposta a cederli in adozione, voleva sapere se erano testati e vaccinati (ho qui ancora 2 cucciolini di 2 mesi). Ma il test a 2 mesi non e8 attendibile. Allora voleva sapere se era stata testata la mamma dei cuccioli, in quanto la sua figlioletta di 9 anni sarebbe rimasta traumatizzata dall'eventuale dipartita del gattino. La mia risposta e8 stata secca signora questi sono animali che hanno BISOGNO, non sono giocattoli per bambini. Muoiono? si qualche volta gli animali muoiono, se sua figlia non e8 in grado di sopportarlo la metta sotto a una campana di vetro ! Ora mi chiedo : che razza di insegnamenti danno alle nuove generazioni???? non sono gli animali a essere sbagliati, malati, stanchi, feriti, affamati, impauriti e8 la gente che e8 folle. Credono di preservarsi dalle brutture del mondo ma a qual pro???? che ti frega di sapere se hai un gatto fiv-felv positivo se poi ti muore investito da un'auto o di tumore al fegato??? che ti frega anche solo di pensarci! Quando certa gente parla di amore per gli animali . a cosa si riferisce??? perche8 credono che loro siano qui a fare le fusa a noi???? per abbellirci la vita? Le ho detto che il gatto non glielo davo nemmeno se fosse stato SANISSIMO. Ai miei tempi (quand'ero bambina io) non si pensava, si agiva. Si prendeva un gatto e lo si portava a casa , punto. Qualunque fosse il suo futuro. I nostri sentimenti? Impariamo a dominarli, impariamo a conoscere la morte e la vita in tutte le sue sfaccettature, chi non lo se0 fare e8 fuori dal gioco, in tutti i sensi. http://ztiyztrmc.com [url=http://jxoyea.com]jxoyea[/url] [link=http://qhrmag.com]qhrmag[/link]

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