Come posso aiutare mia figlia ad innalzare il livello di autostima e sicurezza in se stessa?

Ulteriori dettagli: 
Dott.ssa buongiorno ho una figlia di 13 anni che mi da preoccupazioni, è molto insicura e introversa. Non mi racconta niente, è spesso sgarbata e quando la spingo a fare qualcosa mi risponde che non ne ha voglia. Non ha interessi ad eccezione di: studiare il minimo indispensabile, guardare la tv e uscire con gli amici. A scuola va bene anche se i professori mi dicono che potrebbe fare molto di più. E' molto attenta al corpo, non si piace e si paragona spesso ad amiche secondo lei più belle. Temo che abbia problemi di autostima e vorrei aiutarla - io le dico sempre che è troppo timida e che così facendo non concluderà niente nella vita. La spingo a guardare gli altri, a quelli che riescono negli studi e nella professione piuttosto che a guardare chi è più carina. Sono sempre affettuosa e gentile ma non riesco a farmi ascoltare, è un'età delicata e le mie preoccupazioni che possa incontrare amici negativi aumenta ogni giorno di più. Se possibile vorrei qualche suggerimento, grazie.
Risposta: 
Buongiorno a Lei Signora e grazie per averci contattate Comincio con il chiarire e condividere il concetto di autostima - A creare problemi di autostima è la discrepanza tra Sé percepito e Sé ideale. Un divario grande induce bassa autostima. Un divario piccolo indica in genere un’autostima alta. Il seme dell'autostima è presente sin dalla nascita ma non è un valore assoluto è un'abilità che può essere migliorata, accresciuta, appresa anche con il tempo. L'autostima si costruisce passo dopo passo, sin dai primissimi giorni di vita ed essa viene costruita all'interno della relazione con i genitori e alla capacità di questi ultimi di infondergli sicurezza e fiducia in se stesso e negli altri. Quando un bambino viene al mondo, non ha né un passato né esperienze da cui trarre indicazioni per gestire se stesso, nessuna scala grazie a cui giudicare le sue capacità. Deve basarsi sulle esperienze che ha con le persone che gli stanno intorno e sui messaggi che esse gli inviano riguardo il suo valore come persona. Il bambino e poi il ragazzo acquisisce la sicurezza grazie all'approvazione e alla fiducia che gli adulti riescono a riconoscergli. Tutto ciò premesso, serve per comprendere la natura e l'evolversi del tema che stiamo trattando. La buona notizia è che l'autostima è un'abilità che possiamo apprendere in qualunque momento e la SUA richiesta di aiuto è un buon inizio per essere un valido sostegno all'autostima di sua figlia. Alcuni segnali di bassa autostima sono: SCARSA CONSIDERAZIONE DI SE’ , convinzione di non sapere fare le cose come gli altri; evitamento del rischio e tendenza a fuggire i fallimenti o i rifiuti; tendenza ad idealizzare gli altri; eccessiva timidezza; difficoltà ad esprimere le emozioni e a controllarle; timore sempre di essere giudicati e non compresi. Tenga conto che questi segnali nell'età dell'adolescenza sono assolutamente normali. A 13 anni il corpo cambia e le ragazze si vedono brutte, hanno una percezione di sé alterata. Vorrebbero essere autonome e indipendenti ma nel contempo hanno bisogno dell'aiuto degli altri e questa sensazione provoca loro senso di frustrazione e inadeguatezza. Tendono a idealizzare gli altri e tutti hanno sempre qualcosa in più di loro. Temono il giudizio e loro stesse sono molto giudicanti. Tendono a sognare ad occhi aperti e a non avere chiari i loro obiettivi, si concentrano con difficoltà e questo li porta a pensare di non essere capaci, all'altezza. Adesso le farò alcune domande a cui lei con calma e assoluta autenticità dovrà rispondersi: Lei o suo marito manifestate sentimenti di frustrazione o inferiorità, per esempio nel lavoro, tra gli amici, etc Siete solitari o avete una rete sociale e amicale valida? Che resistenza avete e mostrate di avere alle pressioni sociali? Tollerate le critiche e avete nei confronti delle stesse un atteggiamento costruttivo o piuttosto vi infastidite, arrabbiate? Nelle relazioni tendete ad accentuare i difetti degli altri o invece avete un atteggiamento positivo? Avete un temperamento freddo e distaccato o affettuoso ed espansivo? Utilizzate spesso etichette per descrivere l'altro? Quando vostra figlia chiede qualcosa voi ascoltate o se state facendo qualcos'altro sbuffate e mostrate fastidio? Siete forse iperprotettivi con vostra figlia? Dedica del tempo a fare delle cose in condivisione con sua figlia? e in queste occasioni che tipo di atteggiamento assume ( indicatorio, collaborativo, creativo)? Quando sua figlia si mette nei guai, lei come reagisce? ammette che sbagliare è la regola per imparare o le capita di essere giudicante? Tendete a fare paragoni con l'efficienza degli altri? Tendete a dare giudizi e a fare proiezioni sul futuro in negativo? RISPONDERE A QUESTE DOMANDE LE SERVIRA' PER SEGNARLE LA STRADA, PER CAPIRE COSA PUO' CAMBIARE in LEI E SUO MARITO, PER OFFRIRE A SUA FIGLIA NUOVE OPPORTUNITA' PER AUMENTARE LA SUA AUTOSTIMA. L'ATTEGGIAMENTO PIU' FUNZIONALE è QUELLO AUTOREVOLE, LE CUI CARATTERISTICHE SONO: Fiducia, rassicurazione, cooperazione feed-back positivi durante l’esecuzione del compito, o il raggiungimento di un obiettivo, di nuove capacità, di nuove amicizie, etc. PROVI A FARE DELLE COSE CON SUA FIGLIA, A DEDICARVI DEL TEMPO, PROPONGA DELLE ATTIVITA' SFIDANTI , CREATIVE E Valorizzi il ruolo dell’IMPEGNO e la qualità della relazione. Crei un clima di cooperazione. Provi a Rispettare la diversità caratteriale e generazionale tra lei e sua figlia o tra sua figlia e i fratelli e e verbalizzi tale rispetto. Non dia giudizi assolutistici e mostri tolleranza verso gli errori, seppur con la necessità di trarne sempre un insegnamento valido. Sorrida della frase che gli insegnanti dicono da sempre .. "E' brava ma potrebbe fare di più" ... e chieda a sua figlia se lei si sente soddisfatta del risultato raggiunto. Si avvicini ai gusti di sua figlia e impari a incuriosirsi del suo linguaggio. INSOMMA PROVI A RICORDARE DI QUANDO ERA ADOLESCENTE E A RICONETTERSI CON LE EMOZIONI CHE PROVAVA, PROVI A RICORDARE QUANTO ERA IMPORTANTE IL GIUDIZIO DEGLI ALTRI E QUANTO ERA BELLO SENTIRSI GRATIFICATE E RASSICURATE NELLE ESPERIENZE CHE ANDAVA SPERIMENTANDO. PROVI A CONNETTERSI CON LA SUA AUTOSTIMA E A SENTIRE QUELLE CHE SONO LE COSE CHE LA RENDONO PIù FORTE E SICURA E PROVI A "INDIVIDUARE" TUTTI QUEGLI EPISODI, PAROLE, FEEDBACK CHE MINANO LA SUA AUTOSTIMA. BUON CAMMINO CARA SIGNORA, RESTO A SUA DISPOSIZIONE PER ULTERIORI DUBBI E APPROFONDIMENTI DOTT.SSA RIZZO GABRIELA
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