Il potere della gratitudine quotidiana

“La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L'unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.” (Theodor Adorno) 
 
Quante volte la vita ci regala doni che diamo per scontato? Quante volte diciamo “Grazie”? Quante volte ci rendiamo conto di essere felici ed esprimiamo apertamente la nostra gratitudine nei confronti di qualcuno che è stato gentile con noi? Quante volte ringraziamo per essere vivi e respirare? Ci poniamo queste domande per prendere coscienza anche delle piccole cose che ci accadono? 
 
La gratitudine è un sentimento che scaturisce da un evento che ci accade, ma per provare benessere bisogna esserne consapevoli e trasformare questo sentimento in azione. Ecco perché è necessario comunicare a sé stessi e agli altri questo stato d’animo che a catena provocherà reazioni positive di benessere generale intorno a noi. 
 
Troppo spesso siamo abituati a lamentarci con gli altri delle situazioni negative che si presentano nell’arco della giornata, a lamentarci con noi stessi e a giudicarci negativamente per ciò che abbiamo sbagliato e raramente sappiamo gioire di ciò che va come vogliamo. Come ci fa sentire questo atteggiamento? A cosa serve? Lamentarci permette di guardare il lato positivo delle cose e ritrovare la motivazione in situazioni difficili? Questo atteggiamento non ci aiuta a vedere e trovare facilmente soluzioni e a raggiungere i nostri obiettivi. 
 
Il primo passo per non dare tutto per scontato è prendere coscienza che ciò che ci accade di positivo è un dono che possiamo accogliere con stupore e meraviglia, come sono soliti fare i bambini. 
Il secondo passo è ringraziare noi stessi, gli altri o l’universo per i doni ricevuti. 
Il terzo passo è notare come dentro e intorno a noi tutto cambia con un semplice e autentico “grazie”. 
Riconoscere e dare valore a ciò che la vita ci offre ci permette di essere felici qui ed ora: vivere il presente ci impedisce di restare legati al passato e preoccuparci del futuro. 
 
Per essere consapevoli di ciò che ci accade intorno ed esserne grati, possiamo: tenere un diario della gratitudine, dove annotare ogni giorno le cose per cui siamo grati; riappropriarci dell’uso consapevole dei nostri sensi, attraverso i quali percepiamo la realtà e la sua piacevolezza (ad esempio, mentre passeggiamo guardare il paesaggio e annusare gli odori della natura, mentre mangiamo assaporare il cibo, mentre siamo ad un concerto ascoltare la melodia, etc.); trovare, anche in situazioni difficili e apparentemente negative, ragioni per essere grati (ad esempio, quando andiamo di fretta, siamo in ritardo, guidiamo veloce e incontriamo un’altra auto che va piano e ci rallenta, in realtà ci aiuta a prendere coscienza del fatto che arriveremo lo stesso evitando di provocare incidenti). 
 
In questa presa di consapevolezza, è importantissimo l’uso che facciamo del nostro dialogo interiore
Se continuamente rimuginiamo, ci lamentiamo, giudichiamo noi stessi e gli altri, sottolineiamo ciò che va storto e il nostro linguaggio interno è negativo, pieno di “non posso”, “non sono capace”, “non ci riuscirò mai”, certo, sarà difficile rendere grazie per ciò che ci accade ed esserne felici .  
 
Provate a leggere il seguente scritto.
 
“La giornata più brutta di sempre?
 
Oggi è stata la giornata più brutta di sempre 
E non provare a convincermi che 
C’è qualcosa di buono in ogni giorno 
Perché, se guardi da vicino, 
Il mondo è un posto piuttosto malvagio. 
Anche se 
Un po’ di gentilezza ogni tanto traspare 
La soddisfazione e la felicità non durano. 
E non è vero che 
Sta tutto nella testa e nel cuore 
Perché 
La vera felicità si ottiene 
Solo se la propria condizione è elevata 
Non è vero che il bene esiste 
Sono sicuro che sei d’accordo che 
La realtà 
Crea 
Il mio atteggiamento 
E’ tutto fuori dal mio controllo 
E nemmeno tra un milione di anni mi sentirai dire che 
Oggi è stata una bella giornata.”
 
Adesso leggetelo dal basso verso l’alto
 
Il potere del linguaggio è innegabile e se è positivo, come quando proviamo gratitudine, può aiutarci a cambiare atteggiamento nella nostra quotidianità, fin da quando ci svegliamo. 
 
Incominciamo la giornata ringraziando, allora! Diciamo “grazie”, ad esempio, perché respiriamo, il sole splende, possiamo fare colazione, i nostri familiari stanno bene, eccetera. 
Ognuno di noi trovi i propri motivi per ringraziare: se ci pensiamo bene ce ne sono a bizzeffe, solo che non siamo abituati a dire “grazie” e, dando tutto per scontato e avendo aspettative troppo alte,  poniamo la nostra attenzione su ciò che non abbiamo e che non va come vorremmo. 
 
Liberiamoci da ogni aspettativa, smettiamo di pretendere qualcosa in cambio e torniamo a sorprenderci per le piccole cose. 
 
Imparare a essere grati, però, non vuol dire che non ci capiterà di vivere brutte giornate, in cui va tutto storto, in cui saremo tristi, piangeremo o ci arrabbieremo, ma ci aiuterà a gestire meglio le nostre emozioni e a cambiare atteggiamento quando ciò accade. 
Tutto parte da noi. Impareremo che gli eventi negativi avranno meno potere su di noi, se guarderemo le difficoltà da un’altra prospettiva e useremo un linguaggio meno critico nei confronti di tutto: noi stessi, gli altri, la vita. 
 
In fondo, può capitare che dopo esser stati lasciati dal partner si incontri qualcuno che ci fa più felici, che durante una malattia ci si renda conto dell’affetto di amici e famiglia prima dato per scontato, che aver perso un treno ci ha fatto rincontrare un vecchio amico, che arrivare in ritardo in un luogo ci ha salvato da un incidente.. gli esempi possono essere infiniti. 
 
La realtà è costellata di eventi continui, positivi o negativi a seconda del punto di vista da cui li osserviamo e a seconda della lettura che ne diamo. La nostra reazione agli eventi crea nuove opportunità o fallimenti. 
La gratitudine, in ogni caso, quando autentica e profondamente sentita, sia che la esprimiamo con linguaggio verbale o non verbale, sprigiona energia e gioia ed è un sentimento che si propaga creando benessere in noi e intorno a noi, permettendoci di aprirci l’uno all’altro, di entrare in sintonia e di tirare fuori il meglio.
 
Rimanendo nell’adesso e vivendo il presente consapevolmente ed intensamente, la gratitudine verrà da sé
E allora da domani o, se preferite, da adesso, ringraziate un familiare per il suo affetto, inviate un messaggio o un bigliettino a qualcuno per ringraziarlo per ciò che vi ha dato o fatto spontaneamente, guardatevi intorno e ringraziate per la splendida giornata, un sorriso inaspettato, il canto degli uccelli, un tramonto mozzafiato, il musetto tenero di un micino. Prendete un quaderno e scrivete ogni giorno almeno 3 motivi per cui siete grati e fatelo diventare il vostro diario della gratitudine: quando sarete tristi, demotivati o stanchi rileggete ciò che avete scritto quando eravate sereni e in pace, questo vi aiuterà a rivedere uno spiraglio di luce nei momenti bui. 
 
C’è sempre un motivo per essere grati. Anche adesso
Grazie per aver letto questo articolo.”
 
(Roberta Postorino)
 
 
 

Aggiungi un commento

CAPTCHA
Questo test è per confermare che non sei un programma ed evitare così lo spam.
CAPTCHA con immagine
Inserire i caratteri mostrati nell'immagine.

Potresti essere interessato anche a questi articoli:

Ultimi commenti nel blog